Ricostruzione mammaria

Ricostruzione mammaria

La chirurgia ricostruttiva della mammella restituisce alle donne un’opportunità per stare bene col proprio corpo e con se stesse dopo un intervento demolitivo come la quadrantectomia e la mastectomia. Esistono numerose tecniche che possono essere utilizzate per la ricostruzione mammaria e vengono discusse e adattate alle esigenze della paziente.
Anche gli uomini possono andare incontro ad un carcinoma mammario e una ricostruzione della regione pettorale e del complesso areola capezzolo può restituire una figura adeguata al paziente.

Tecniche protesiche

L’impianto di un dispositivo protesico per la ricostruzione mammaria è la tecnica che si utilizza nel 90% di casi in tutto il mondo. Si può utilizzare una tecnica in due tempi espansore/protesi, oppure una tecnica in tempo unico con impianto della protesi definitiva immediatamente dopo la mastectomia. La scelta si basa sulle caratteristiche della paziente, sul tipo di mastectomia, sulla eventuale simmetrizzazione della mammella controlaterale.

Tecniche autologhe

L’utilizzo dei lembi sia peduncolati che liberi (lembo gran dorsale, lembo TRAM, DIEP, TUG, TDAP) è una valida scelta chirurgica per la ricostruzione della mammella senza protesi. Queste tecniche vengono utilizzate nel caso in cui le tecniche protesiche non possano essere utilizzate, come nei casi di precedenti complicanze da impianto protesico (infezioni, contrattura capsulare severa, radioterapia) oppure nei casi in cui sia la paziente a rifiutare le protesi. I lembi possono essere utilizzarti anche per ripristino dei volumi mancanti dopo intervento di quadrantectomia.

Tecniche combinate

Alcune volte, a causa della scarsa copertura del dispositivo protesico, è necessario utilizzare sia lembi muscolari sia un dispositivo protesico per restituire forma e volume adeguati alla mammella.

Medicina rigenerativa

La lipostrutturazione mammaria dopo mastectomia o quadrantectomia e dopo ricostruzione della mammella fa parte dell’iter chirurgico da discutere con la paziente al momento della visita con il chirurgo plastico. La lipostrutturazione riesce a regolarizzazre il tessuto sottocutaneo iniettando il grasso prelevato da altri parti del corpo (regione addominale, fianchi e regione trocanterica principalmente), come se fosse una liposuzione. Inoltre la lipostrutturazione può aiutare nella eventuale sintomatologia algica a livello del solco della mammella o della porzione laterale, riferita da molte pazienti e dovuta all’intervento di mastectomia, e può risolvere l’animazione del muscolo pettorale che molte volte si può avere dopo l’impianto proteico sottomuscolare.
Dopo quadrantectomia si può utilizzare la lipostrutturazione seguendo le più aggiornate linee guida e può regolarizzare il profilo mammario.

Non bisogna dimenticare che lo Specialista in Chirurgia Plastica può offrire i migliori trattamenti con le tecniche più avanzate e che ogni paziente presenta delle problematiche assolutamente individuali e quindi caso per caso si dovrà decidere quali sono quei trattamenti che potranno garantire i migliori risultati estetici.