Che cos’è la mammella tubulare?
La mammella tubulare è una variante morfologica della ghiandola mammaria in cui i quattro quadranti si sono sviluppati correttamente, ma il solco sottomammario risulta eccessivamente alto, spostando il volume della mammella verso il basso e conferendo al seno un aspetto lungo e cilindrico.
È importante non confondere la mammella tubulare con la mammella tuberosa, che presenta una vera malformazione con ipoplasia ghiandolare e deformazione areolare.
La mammella tubulare si presenta fin dallo sviluppo?
Sì, la mammella tubulare è una condizione congenita che si manifesta fin dalla pubertà e rimane stabile nel tempo. Non si tratta di un’alterazione secondaria, come accade nella ptosi mammaria.
La mammella tubulare è un problema funzionale?
No. La mammella tubulare è una condizione puramente estetica. La funzione ghiandolare e la capacità di allattare non sono compromesse.
A differenza della ptosi mammaria, dove il seno perde tono e scende al di sotto del solco sottomammario normalmente posizionato, nella mammella tubulare il solco è anatomicamente troppo alto e determina una distribuzione irregolare del volume mammario.
Come riconoscere una mammella tubulare?
I segni clinici più evidenti sono:
- solco sottomammario eccessivamente alto;
- forma del seno allungata o “a tubo”;
- proiezione del volume verso il polo inferiore;
- complesso areola-capezzolo orientato verso il basso.
Una visita specialistica è fondamentale per la diagnosi differenziale rispetto ad altre condizioni come la mammella tuberosa o la ptosi.
Correzione della mammella tubulare: come avviene?
La soluzione più efficace è la mastopessi a T invertita, che consente:
- il riposizionamento corretto del solco sottomammario;
- il rimodellamento della ghiandola;
- la centratura e la simmetrizzazione del complesso areola-capezzolo;
- la ridistribuzione uniforme del volume mammario.
Il risultato estetico migliora già dopo un mese e tende a stabilizzarsi nel tempo.
La chirurgia lascia cicatrici?
Sì, la tecnica prevede:
- una cicatrice periareolare,
- una cicatrice verticale dall’areola al nuovo solco sottomammario,
- una cicatrice lungo il solco stesso.
Grazie alle moderne tecniche di sutura e a una buona cura post-operatoria, le cicatrici diventano sottili e poco visibili.
Qual è il risvolto psicologico dopo la correzione?
Le pazienti con mammelle tubulari riferiscono spesso insicurezza e insoddisfazione per la forma del proprio seno. La chirurgia migliora in modo significativo:
- la percezione corporea,
- l’autostima,
- la qualità della vita relazionale e intima.
La mammella tubulare può essere prevenuta?
No, si tratta di una caratteristica genetica e congenita.
La chirurgia è definitiva?
Sì, salvo normali cambiamenti legati a invecchiamento o significative variazioni di peso.
Si possono usare protesi per migliorare il risultato?
Sì, in alcuni casi si può associare una mastoplastica additiva per aumentare volume e proiezione.
Chi è il chirurgo indicato per trattare la mammella tubulare?
È fondamentale affidarsi a uno specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, con esperienza specifica nel rimodellamento del seno.
Conclusione
La mammella tubulare è una condizione estetica che può creare disagio psicologico, ma oggi esistono soluzioni sicure ed efficaci. L’intervento di mastopessi a T invertita, eventualmente associato a protesi, consente di ottenere un seno armonioso e proporzionato.